Stipendio a metà mese, la App Consono sbarcherà nei Comuni - corriere.it

08/02/2022

La libertà di poter scegliere quando ricevere lo stipendio è pronta a sbarcare nei Comuni. A disposizione dei loro dipendenti pubblici. Asmel, associazione per la sussidiarietà e la modernizzazione degli Enti Locali, ha infatti scelto di adottare Consono, la prima azienda italiana che sviluppa soluzioni digitali per evitare l’indebitamento delle persone. Come? Riconoscendo ai dipendenti la libertà di scegliere quando ricevere parte dello stipendio in caso di momenti di bisogno, senza dover ricorrere a carte di credito, scoperti di conto corrente o costosi prestiti prima del giorno canonico della paga. Ed evitando l’imbarazzo di chiedere un anticipo al titolare dell’azienda per cui lavora.

L’accordo con Asmel

Adesso questa possibilità arriva anche nel mondo del pubblico impiego. Asmel, che rappresenta 3.700 comuni italiani, ha infatti scelto la soluzione di Consono. Un’idea semplice, quella di dare un accesso completamente nuovo e flessibile agli stipendi, ma che in Italia non era venuta in mente (o non era stata sviluppata) da nessuno prima che lo facesse Consono attraverso la sua piattaforma, l’App dedicata e la formazione, sviluppando soluzioni digitali per provare a ridurre l’indebitamento delle persone. Gli strumenti digitali diventano in tal modo un valido supporto per risolvere temporaneamente il problema della liquidità; ma non bastano: è necessaria anche una formazione adeguata a prevenire le difficoltà future. Queste due componenti, il digitale e l’educazione, sono asset imprescindibili e parti fondamentali dell’idea su cui si basa Consono. Un’idea in linea con gli obiettivi dell’agenda 2030 dell’Onu e — purtroppo — molto attuale in quanto risponde ai bisogni delle persone in un periodo in cui l’inflazione aumenta, i tassi di indebitamento si alzano e le famiglie faticano ad arrivare a fine mese.

 

L’opportunità per i Comuni

Anche per questo Asmel ha voluto essere tra i primi ad adottare questa soluzione welfare digitale per i propri dipendenti con l’obiettivo di portarla all’interno dei loro associati, ossia i Comuni. «Asmel si occupa di promuovere l’innovazione tecnologica e la formazione nei Comuni — spiega Francesco Pinto, segretario generale dell’Asmel e presidente del consorzio Asmez — e troviamo innovativo ed etico essere in linea con questa nuova filosofia che mette la persona al centro, dandogli un accesso diretto allo stipendio nel momento del bisogno. Le nostre azioni vogliono essere concrete, alleviando la pressione che la pandemia sta esercitando su molte famiglie, partendo dai nostri dipendenti. Proprio per questo abbiamo aderito subito a questo progetto tanto innovativo quanto etico: il nostro obiettivo è di estenderlo ai dipendenti dei Comuni associati. Adottare un approccio inclusivo e un sistema digitale intuitivo e di facile gestione come Consono ci supporta nella nostra missione: leggere le esigenze degli Enti, dei loro collaboratori e trovare soluzioni operative e innovative per migliorare la trasformazione digitale del nostro Paese» .

 

Anticipo dello stipendio fino al 50%

«Lavorare con Asmel è un privilegio — sottolinea Gemma Fiorentino, ceo di Consono — poiché abbiamo a cuore lo stesso obiettivo: contribuire a sviluppare il nostro Paese. Siamo convinti che ci sia la grande necessità di un cambiamento culturale e di formazione in ambito finanziario, soprattutto in questo momento storico. Consono vuole essere la risposta aziendale a questa esigenza, attraverso un App mobile che è disponibile su Android e iOS per i dipendenti; con una piattaforma totalmente personalizzabile, di facile installazione per le imprese, sia pubbliche che private. L’anticipo dello stipendio è fissato a un massimo del 50% del salario già maturato al momento della richiesta, senza interesse o onere nascosto per chi ha bisogno dell’anticipo. Vogliamo aiutare le imprese e le istituzioni pubbliche ad adottare una cultura welfare dirompente e realmente efficace, attraverso lo sviluppo di una tecnologia a misura di tutti, e che aiuti gli individui ad utilizzare in modo consono, appunto, il proprio salario».

 

 

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