OBBLIGO DI GARE TELEMATICHE DAL 18 OTTOBRE ASMECOMM pronta dal 2013 Tempo scaduto per l'obbligo di digitalizzazione delle procedure di gara, secondo le regole fissate dall'art. 52 del Codice, che non lascia adito a dubbi, in quanto pur elencando eventuali opportunità di deroga, richiede scelte responsabili

26/10/2018

 

La scadenza è quella fissata dall'articolo 40, comma 2, del d.lgs. n. 50/2016, che ha rinviato sino al 18 ottobre 2018, scadenza improrogabile perché l’Italia si è già avvalsa del termine massimo del periodo transitorio indicato nella direttiva europea 2014/24/UE all’art.90, par. 2, proprio per consentire un adattamento graduale delle stazioni appaltanti e delle imprese alle nuove previsioni.

Hanno voglia tanti aspiranti giuristi in casa ANCI a proporre, prima, inutili rinvii dell’applicazione (a pena di infrazione delle norme europee), poi, scappatoie o deroghe a un preciso obbligo normativo, perché le leggi non si aggirano, ma si rispettano. A maggior ragione, nel caso di Stazioni appaltanti che non possono opporre una nota ANCI a una ditta che ricorre al TAR per l’annullamento di una gara viziata dal mancato rispetto di un chiarissimo obbligo di legge. Né basta una chiavetta USB per aggirare la legge.

Nemmeno opporre la mancata pubblicazione per il DGUE delle specifiche tecniche di trasmissione prossimamente emanate dall’Agenzia per l’Italia digitale (v. comunicato AgID del 23 ottobre u.s. nella news sotto).

E nemmeno ci si può appigliare all’assenza di ogni segnale di vita da parte di ANAC che pure come Autorità di Vigilanza dovrebbe far sentire la sua voce, in quanto sostiene che la propria missione è quella di collaborare con gli Enti per fugare ogni perplessità interpretativa. ANAC, infatti, svolge con estrema coerenza il proprio ruolo: quando non è necessario un intervento, si pronuncia creando difficoltà interpretative. Quando è necessario perché la norma viene interpretata da un Ente o Istituzione Centrale in modo ardito, mai che si pronunci. Al garbo istituzionale tra apparati non ci si sottrae mai ... anche se gli Enti Territoriali restano con il cerino in mano.

La questione non si pone per i 1.165 Soci ASMEL Consortile in tutt'Italia che dal 2013 fanno gare sulla piattaforma www.asmecomm.it (per un transato di 1,9 miliardi di euro), e che rappresentano la comprova di una vitalità e di un dinamismo a livello locale che è in grado di anticipare anche gli stessi processi normativi di riforma (vedi Infografica).

Insomma, mentre gli apparati centrali balbettano e bisticciano, ci ha pensato la centrale di committenza in house ASMEL CONSORTILE scarl consentendo ai propri associati – Enti, Società Partecipate, Centrali di committenza territoriali unionali e in convenzione ex art.30 Tuel - di operare senza oneri attraverso la piattaforma per le gare online asmecomm.it e di utilizzare servizi aggiuntivi di committenza, a integrazione e supporto di quelli già posseduti, sia in fase istruttoria che in fase di gara.

 

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