LA CGIA DI MESTRE: I COMUNI MEDI E PICCOLI SONO VIRTUOSI, QUELLI GRANDI SPRECONI Oltre 500 amministratori locali intervenuti lo scorso 24 giugno a Napoli per il Forum Asmel “L’Autonomia che fa la differenza” alla presenza di un autorevole parterre di relatori tra cui il Prof. Carlo Cottarelli e il sindaco di Napoli Luigi De Magi

03/07/2019

Oltre 500 gli amministratori locali intervenuti lo scorso 24 giugno a Napoli per il Forum Asmel “L’Autonomia che fa la differenza” alla presenza di un autorevole parterre di relatori tra cui il Prof. Carlo Cottarelli e il sindaco di Napoli Luigi De Magistris ai quali è stata presentata in anteprima nazionale la ricerca commissionata da ASMEL alla CGIA di Mestre sulla differenza di spesa tra Comuni medio/piccoli e quelli grandi. E’emersa la virtuosità dei primi sfatando atavici tabù. “Si dimostra in modo inequivocabile che i primi spendono meno e costano meno alle casse pubbliche, mentre i Comuni più grandi superano ampiamente la media nazionale – ha spiegato il Segretario generale Asmel Francesco Pinto –. Nonostante questo, noi abbiamo lottato dal 2010 a oggi contro una legge che prevedeva l’accorpamento obbligatorio dei Comuni sotto i 5mila abitanti, finché la corte costituzionale ha accolto il nostro ricorso sancendo l’incostituzionalità di quella norma. Questo per far capire che, nonostante le cose stiano diversamente, si cerca sempre di attaccare gli enti locali dalle dimensioni ridotte sostenendo assurde ipotesi di risparmio, quando da anni diciamo che i piccoli Comuni sono in realtà i più virtuosi”. Cottarelli ha ribadito l'importanza dell'accorpamento come modalità di "aggregazione della domanda", riconoscendo tuttavia l'incoerenza che un eccesso di dirigismo può comportare ai processi di efficienza e di risparmio degli Enti Locali. Il direttore dell’Osservatorio Conti Pubblici Italiani dell’Università Cattolica di Milano, intervenuto tra i relatori al convengo, ha dichiarato: “Dal 2014 in poi stiamo assistendo a tagli pesanti nei confronti degli enti locali e, come dimostra questa ricerca, i Comuni sopra i 100mila abitanti sono quelli che presentano maggiori problematiche relative alle spese, come ad esempio il maggior numero di  dipendenti ogni mille abitanti che supera le 8 unità a fronte delle 5 dei centri medio-piccoli”. “I comuni pagano i debiti dello Stato Centrale – ha invece sostenuto il sindaco di Napoli Luigi De Magistris –. I sindaci sono una figura fondamentale per il buon funzionamento dello Stato, perché conosciuti e sorvegliati dai cittadini. Eppure i Comuni sono sempre più sotto attacco, con tagli costanti e limitazioni assurde. Il Paese ripartirà solo quando si deciderà di dar fiato agli enti locali”. Presente all’evento anche il dott. Paolo Zabeo, segretario generale della CGIA Mestre che ha realizzato lo studio: “Abbiamo tenuto in considerazione degli indicatori da cui emerge che l’efficienza e la qualità dei servizi erogati dai piccoli Comuni è maggiore rispetto a quelle delle grandi amministrazioni. In linea di massima possiamo certamente dire che i piccoli Comuni funzionano meglio di quelli più grandi, un esempio su tutti: il pagamento dei fornitori, abbiamo registrato tempi molto più brevi nei piccoli enti rispetto a quelli maggiori”. Grande interesse è stato infine manifestato per le numerose nuove proposte offerte da ASMEL in tema di formazione gratuita rivolta agli Enti Locali, tra cui quelle relative ai nuovi accordi intrapresi con l’Università degli Studi Parthenope e il Politecnico di Milano. 

Qui la Ricerca Asmel e CGIA Mestre

Qui l’articolo del Corriere del Mezzogiorno

Qui il servizio Rai Tgr Campania

Qui le interviste ai relatori

 

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