ASMEL diventa #plasticfree. Ora al via la campagna di sensibilizzazione presso i Comuni. La sostenibilità ambientale e il ricorso a meccanismi di Green Public Procurement sono una delle priorità dettate dalla Direttiva europea sulla plastica approvata il 27 marzo scorso al parlamento Ue e di prossima pubblicazione

04/04/2019

A partire dal 2021 l'Unione Europea vieterà inoltre la produzione e commercializzazione della plastica monouso in tutti i Paesi membri dell’Unione europea.
Alcuni Enti Locali hanno deciso di fare da apripista e di adottare modelli interni volti al superamento dell'utilizzo dei prodotti monouso in plastica a favore di prodotti riciclabili o biodegradabili. Il Ministero dell'Ambiente nell'ottobre scorso ha lanciato la campagna Plastic Free Challenge cui ASMEL ha convintamente aderito adeguando i protocolli interni all'uso di prodotti a ridotto impatto ambientale e promuovendo nuovi stili di vita all'interno degli uffici e per i propri eventi pubblici secondo la regola delle 4 R: riduci, riutilizza, ricicla, recupera.
A partire dal mese di gennaio 2019 ASMEL ha introdotto in tutte le proprie strutture e uffici distributori di acqua alla spina per ridurre l'acquisto da parte dei dipendenti di acqua in bottiglia, invitando i dipendenti a portare una propria tazza o borraccia per consumare bevande calde e fredde; nel mese di febbraio ha avviato azioni di sensibilizzazione sull’importanza di ridurre l’inquinamento da plastica tra i dipendenti; a partire dal mese di marzo 2019 ha iniziato a non utilizzare plastica monouso durante eventi pubblici e a partire da aprile 2019 ha definitivamente eliminato gli oggetti di plastica monouso come bicchieri, cucchiaini, cannucce e palette di plastica, con specifiche indicazioni per le forniture future.
Ora inizia una nuova Fase, quella di farsi ambasciatori della campagna #PlasticFree nei confronti degli oltre 2.700 Enti soci, fornendo agli stessi protocolli operativi, modelli di delibere e di regolamento che possano invogliare il maggior numero di Comuni italiani a diventare a pieno titolo #plasticfree.
Una recente analisi condotta dallo studio Adr su un campione di 60 comuni e due regioni Italiane che hanno adottato provvedimenti Plastic free, ha evidenziato vari incongruenze di normative e bandi di gara fai da te delle amministrazioni locali. Ad esempio, il 52% dei provvedimenti analizzati vuole abolire anche le bottiglie d' acqua quando la Direttiva europea non chiede di abolirle ma richiede nuovi requisiti di fabbricazione: le bottiglie in Pet dovranno essere prodotte con un minimo del 25% di plastica riciclata entro il 2025 e i tappi dovranno rimanere attaccati alle bottiglie. La maggioranza dei provvedimenti analizzati applica la politica plastic free unicamente ai distributori automatici degli uffici comunali o regionali dove peraltro è attiva la raccolta differenziata e non agli altri canali distributivi ben più ampi come supermercati, esercizi commerciali ecc. La logica della Direttiva è completamente opposta: indica precisi requisiti per ogni prodotto da bandire o da ridurre e queste regole si devono applicare a tutti i canali distributivi. Le rischiano di creare confusione per cittadini e operatori commerciali che si troveranno in un comune a poter utilizzare dei prodotti e in altri no e daranno vita a un' infinita serie di ricorsi che intaseranno la giustizia amministrativa.
Per chiarimenti e adesioni alla campagna scrivere all’indirizzo plasticfree@asmel.eu e una volta approvati i relativi atti, inviare all'indirizzo plasticfree@minambiente.it

 

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