IL RECUPERO INNOVATIVO DEI CENTRI STORICI: LA PRATICA DA REPLICARE NEI PICCOLI COMUNI Best practice del Comune di Caggiano per un recupero innovativo del centro storico

25/10/2023

Il recupero del patrimonio immobiliare nei centri storici è sempre più un'emergenza per i Sindaci dei piccoli Comuni che spesso si trovano di fronte a un bivio: decidere se evacuare i centri storici, senza infrastrutture e con il rischio diffuso di crolli, oppure iniziare un lavoro di recupero innovativo

La rigenerazione, infatti, non può essere solamente un processo di difesa contro il fenomeno inesorabile dello spopolamento. L’obiettivo è creare le condizioni affinché quelli che vivono in questi luoghi trovino delle ragioni in più per rimanere e allo stesso tempo portare qui nuovi residenti. Intanto a Caggiano, comune cilentano di duemila anime, i primi nuovi residenti stanno già arrivando, molti sono inglesi che hanno acquistato alcuni immobili tra i tanti da ristrutturare, per poi trasferirvisi per qualche mese, o per tutto l'anno.

Secondo l’ultimo censimento CESCAT di Assoedilizia, in Italia esistono oltre 2 milioni di case abbandonate e disabitate, ovvero ben il 6% del patrimonio immobiliare italiano. Come sottolinea il Sindaco del Comune di Caggiano Modesto Lamattina, «Gli immobili abbandonati e disabitati costituiscono un reale problema pregiudicando la sicurezza e anche il decoro e la vivibilità degli stessi comuni. Perciò con l’amministrazione abbiamo iniziato a guardare a questi immobili con interesse crescente, alla ricerca di scopi alternativi, con una forte spinta al ‘riuso’.» In questa prospettiva, il Comune di Caggiano che già da anni è impegnato in pratiche di forte impatto sociale e di grande efficienza amministrativa (tra cui la mensa a "chilometro zero") ha promosso una nuova iniziativa volta al “recupero e al risanamento del patrimonio immobiliare del proprio Centro Storico, allo scopo di dare attuazione al principio della funzione sociale della proprietà espresso dall'art. 42, comma 2, della Costituzione, provvedendo al censimento e, quindi, alla predisposizione di un elenco degli immobili siti nel centro storico di proprietà di soggetti privati in stato di degrado e di inutilizzo del patrimonio urbanistico abbandonato” come si legge sul Regolamento comunale per garantire la massima trasparenza ed efficacia delle misure adottate. Tale processo si realizza attraverso diversi step: monitoraggio dei beni esistenti e del loro stato, valutazione della possibilità di cessione all'Ente da parte dei proprietari in caso di perdurante abbandono, possibilità di assegnazione da parte dell'Ente a soggetti terzi, privati e/o associazioni, che siano in gradi di finanziare gli interventi di recupero e di valorizzazione e di rivitalizzazione volte alla promozione turistica e culturale del borgo. L’obiettivo conclude il Sindaco è «definire una best practice relativa al patrimonio immobiliare che oggi è un problema per i Comuni rendendo necessario l’intervento trasformando questi beni in una risorsa che prima attrae capitali europei e poi questi beni ricondizionati diventano il mezzo stesso per incoming economico e turistico innalzando il pil di questi piccoli borghi migliorando la qualità della vita individuale e collettiva dei nostri Comuni.» In questo processo di riqualificazione avviato dall’amministrazione comunale, s’innesta anche il progetto della Fondazione Morra di realizzare a Caggiano un museo permanente per Vettor Pisani in uno dei palazzi di famiglia del mentore della transavanguardia.

 

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