DL PNRR 4. PROGETTI COMUNALI STRALCIATI NEL LIMBO CENTRALE ASMECOMM AL FIANCO PER EVITARE I COMMISSARIAMENTI Il maxi-decreto legge PNRR 4 approvato il 26 u.s. rifinanzia con circa 13 miliardi i progetti stralciati che non ricadono su vecchie voci di spesa del bilancio nazionale ma, in cambio, si rivale sui soggetti attuatori che ritardano il completamento degli

04/03/2024

Il maxi-decreto legge PNRR 4 approvato il 26 u.s. rifinanzia con circa 13 miliardi i progetti stralciati che non ricadono su vecchie voci di spesa del bilancio nazionale ma, in cambio, si rivale sui soggetti attuatori che ritardano il completamento degli investimenti, con la previsione di clausole esplicite di responsabilità.

I progetti comunali stralciati ovvero le piccole e medie opere e i PUI - molti conclusi e sicuramente tutti appaltati ma ritenuti inammissibili o troppo in ritardo rispetto alle scadenze del 2026 - resteranno collegati al PNRR tramite REGIS, in modo da poter essere utilizzati per sostituire qualche progetto ritardatario del Piano.

Questi progetti resteranno comunque legati al PNRR anche sul piano normativo potendosi applicare ancora le procedure speciali e accelerate del Piano, anche per quel che riguarda la gestione del personale e i contratti a tempo determinato.

In positivo si rileva che il Fondo Opere Indifferibili non si tocca, né per PNRR in essere, né per il PNRR in divenire.

A pagare il conto di eventuali perdite in bilancio saranno direttamente gli enti responsabili che riceveranno il sequestro delle risorse non ancora spese, il taglio di altri investimenti, la compensazione di somme dovute, le riduzioni di spesa corrente.

Si prepara anche la riforma del Piano nazionale complementare. Inevitabile comunque partire da una sanatoria: chi è ritardo non sarà immediatamente definanziato ma gli si darà un nuovo cronoprogramma entro 3 mesi. Previsto anche il commissariamento per chi non rendiconta su REGIS.

Fra le norme di accelerazione contenute nel decreto, la più importante riguarda l’anticipazione collegata all’avvio dei lavori che sale dal 10 al 30% del valore dell’opera e la disposizione sulla riduzione dei tempi di pagamento da parte delle Amministrazioni Centrali, per provare a risolvere le difficoltà di cassa soprattutto dei Comuni.

Immancabile poi il rafforzamento delle strutture amministrative centrali dalla Presidenza del Consiglio ai Ministeri, tanto più che i 48 articoli spaziano dall’istruzione tecnica all’università, dalle infrastrutture sociali alle Ferrovie, dalla giustizia alla digitalizzazione.

Ricordiamo che la Centrale di committenza qualificata Asmel Consortile supporta gli enti per tutti gli adempimenti pre e post aggiudicazioni compresi il monitoraggio e la rendicontazione sul sistema ReGis. Per info e supporto scrivere info@asmecomm.it

 

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