ANAC E LE NON RISPOSTE AI COMUNI Anac commenta in un post sul sito la Lettera firmata da centinaia di Sindaci e inviata al Presidente Busia senza rispondere nel merito

04/04/2024

L’Autorità Anticorruzione non risponde nel merito alle richieste esposte in una lettera aperta con le firme di 300 Sindaci raccolte nel corso della settimana santa.

Con un post apparso ieri sera sulla home page del proprio sito, Anac fa sapere che la digitalizzazione degli appalti, avviata il primo gennaio scorso «ha superato le prime settimane di rodaggio, e ora è quasi a regime, a vantaggio di tutti, in particolare dei Comuni e dei piccoli Comuni».

Per Francesco Pinto, Segretario generale ASMEL «L’Autorità tratta i primi cittadini come sprovveduti e incompetenti e sostiene che il sistema funziona a loro vantaggio, ma a loro insaputa. L’indignazione sta montando a tal punto che in poche ore la raccolta firme è schizzata a quota 500».

Vale la pena forse sintetizzare le domande che sono ancora senza risposta:

  1. Se il sistema funziona così bene, perché ANAC ha disposto le deroghe alla legge esposte nella lettera aperta?
  2. ANAC può sostituirsi al legislatore?
  3. Perché Anac ricorda che nel primo trimestre 2024 si sono svolte oltre un milione di gare ma non dice che occorre aumentare questo valore del 30 per cento per ottenere quello del primo trimestre dell’anno trascorso?
  4. Perché l’Autorità garante della trasparenza non accetta il pubblico confronto richiesto dai primi cittadini?

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