Formazione obbligatoria antiriciclaggio

Formazione obbligatoria antiriciclaggio

Formazione obbligatoria antiriciclaggio

Formazione obbligatoria antiriciclaggio

Il sistema antiriciclaggio, così come innovato grazie all’approvazione dell’Anti-Money Laundering Package, in vigore gradualmente a partire dal 2025, pone l’attenzione alle misure di prevenzione dei fenomeni del riciclaggio e alla conseguente necessità di forme di coordinamento e collaborazione tra normative nazionali ed europee.
Gli enti locali sono tenuti a porre in essere misure di contrasto e prevenzione al fenomeno del riciclaggio, anche tramite l'osservanza degli obblighi formativi e di aggiornamento per tutti i dipendenti e l’adozione di strumenti specifici nel piano anticorruzione.
A tal fine, il percorso formativo consente agli enti locali di porre in essere consapevolmente le azioni necessarie, tra cui: l’individuazione del soggetto “gestore”, noto come Responsabile Antiriciclaggio, l'adozione di misure per l'abbassamento, la gestione e la valutazione periodica dei rischi, la predisposizione di una procedura interna per la rilevazione delle operazioni sospette da parte dei dipendenti e la comunicazione delle operazioni sospette all'Unità di Informazione Finanziaria per l'Italia.
Il mancato adempimento incide, inoltre, sulla misurazione e valutazione della performance dei dirigenti responsabili e comporta responsabilità dirigenziale e disciplinare.
Figura cardine degli adempimenti anticorruzione è il gestore delle segnalazioni di operazioni sospette, che può coincidere con il Responsabile della prevenzione della corruzione, in una logica di continuità esistente fra i presidi anticorruzione e antiriciclaggio e l'utilità delle misure di prevenzione del riciclaggio a fini di contrasto della corruzione.