SERVIZI PRIVACY E FUNZIONE DPO: PROTEGGERE L'ENTE DA SANZIONI IMMEDIATE E RESPONSABILITÀ ERARIALI
SERVIZI PRIVACY E FUNZIONE DPO: PROTEGGERE L'ENTE DA SANZIONI IMMEDIATE E RESPONSABILITÀ ERARIALI
SERVIZI PRIVACY E FUNZIONE DPO: PROTEGGERE L'ENTE DA SANZIONI IMMEDIATE E RESPONSABILITÀ ERARIALI
Nonostante siano trascorsi vari anni dall’entrata in vigore del GDPR, le difficoltà dei Comuni e loro partecipate nella gestione della privacy sono confermate dalle sempre più numerose sanzioni irrogate dal Garante.
Le multe del Garante Privacy non si limitano a colpire il Comune ma costituiscono danno erariale indiretto di cui rispondono i funzionari e dirigenti inadempienti come chiarito dalla Corte dei conti (sentenza n. 36 del 2025).
Inoltre le sanzioni scattano su irregolarità di immediato accertamento, basta un click, un rapido controllo online per verificare violazioni come un DPO non nominato, dati di contatto non pubblicati sul sito istituzionale o non comunicati al Garante, o DPO in conflitto di interessi. Un errore nella comunicazione, come indicare un fornitore di servizi anziché l’ente come titolare, equivale per rigidità della disciplina a un’omissione.
Per garantire un’adeguata e continua conformità normativa e mitigare questi rischi, gli enti associati possono gratuitamente designare ASMEL come Responsabile della Protezione dei Dati (RPD/DPO).
La designazione solleva l’Ente da ogni onere e rischio di sanzioni assicurando un supporto qualificato nella gestione e nel mantenimento della conformità al GDPR. ASMEL mette a disposizione adeguate competenze specialistiche e multidisciplinari, evitando di rivolgersi a singoli provider con un focus limitato (solo legale o informatico) e prevenendo il conflitto di interessi nel quale potrebbe incorrere un DPO interno.
Il DPO Asmel agisce come punto di contatto dell’ente con l’Autorità Garante Privacy, fornisce una consulenza operativa e strategica e cura la pianificazione delle azioni di conformità dei trattamenti al GDPR e la gestione dei vari adempimenti.
La nomina è gratuita, non richiede impegni di spesa e non ha limite temporale. È sempre possibile l’avvicendamento con altra figura senza oneri, fatto salvo l'obbligo di comunicazione al Garante del nuovo DPO.